Come sapete, alcuni giorni fa abbiamo partecipato all’evento CowoShare COWORKING E ISTITUZIONI organizzato da Rete Cowo® a Milano.
È stata l’occasione – tra le molte cose – di aggiornarci sulle policies di sostegno all’ecosistema Coworking – Maker Space da parte dell’Amministrazione comunale di Milano.
Nel capoluogo lombardo, infatti, sono attive da diversi anni alcune politiche a nostro parere molto valide per quanto riguarda l’ecosistema dell’economia collaborativa e condivisa, in particolare per quei luoghi di riferimento di queste attività che sono i Coworking e i Maker Space (laboratori artigiani di ultima generazione dove è possibile svolgere lavori tecnici e tecnologici con l’ausilio di strumenti e competenze condivise in loco).
Si tratta di policies articolate a diversi livelli, che inquadrano il sostegno economico – aspetto ovviamente importante – in un’azione strategica ben calibrata e lungimirante.
È anche bello rilevare come – in una Italia abituata purtroppo a resettare tutto a ogni scadenza elettorale – il lavoro del Comune di Milano su questi fronti è iniziato con la passata amministrazione Pisapia, per proseguire con l’attuale, guidata dal sindaco Sala, con una continuità degna di nota.
All’evento CowoShare ha partecipato, a nome del Comune, l’Assessore alle politiche del lavoro, attività produttive, commercio e risorse umane Cristina Tajani.
La dottoressa Tajani ha illustrato con efficacia e sintesi le attività portate avanti in questo ambito dal Comune sin dal 2013, rendendosi anche disponibile al “botta e risposta” in sala, dopo l’intervento.
Di seguito è possibile vedere il documento presentato, che costituisce un ottimo riassunto di quanto stanno facendo a Milano, ormai da anni, rispetto alle seguenti iniziative:
- Elenco qualificato di spazi di Coworking e Maker Space
- Incentivi economici per l’apertura di nuovi spazi (misure degli anni passati e bando 2017 attualmente aperto)
- Sostegno agli investimenti per spazi già attivi
A nostro modesto parere si tratta di buone pratiche alle quali tutte le amministrazioni in Italia e non, possono ispirarsi. Ci risulta infatti che già diversi enti – quali ad esempio le regioni Toscana e Friuli Venezia-Giulia – stiano procedendo su questa strada.
Buona lettura e buon lavoro a tutti!